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QUESITO N. 313: Se il diritto di prelazione attribuito convenzionalmente in un atto di compravendita spetta anche agli eredi dell’originario avente diritto.-
Quesito n. 313: Se il diritto di prelazione attribuito convenzionalmente in un atto di compravendita spetta anche agli eredi dell’originario avente diritto.-


L’ordinamento affida all’istituto della prelazione la funzione di proteggere l’interesse che alcuni soggetti hanno, per la loro situazione giuridicamente qualificata, ad accedere a beni determinati.-

Il diritto di prelazione può essere attribuito direttamente dalla legge, dando luogo alla cosiddetta prelazione legale, oppure essere stabilito dai privati convenzionalmente, anche al di fuori dei casi in cui le norme giuridiche lo autorizzano specificamente, in forza del principio di autonomia contrattuale. Quindi, come ogni atto di autonomia, anche il patto di prelazione intanto può assumere rilevanza giuridica ed efficacia vincolante in quanto non risulti in contrasto con principi e norme dell’ordinamento.-

Il patto di prelazione consiste, dunque, nell’accordo con il quale una parte (promittente) si impegna nei confronti dell’altra (prelazionario) a preferirla, ove decida di stipulare un certo contratto, a parità di condizioni offerte da terzi.-

Il caso in esame pone in rilievo la questione relativa alla trasmissibilità del diritto di prelazione - sorto in ordine all’acquisto di un immobile - agli eredi dell’originario titolare. Si tratta di una questione su cui non è semplice portare luce, in quanto l’istituto stesso della prelazione non è contemplato come schema generale astratto e molti suoi aspetti non sono univocamente e pacificamente individuati.-

Il patto di prelazione ha efficacia meramente obbligatoria, trovando il proprio fondamento nell’accordo delle parti. Tale affermazione si fonda sul disposto dell’art. 1372 c.c., secondo cui il contratto ha forza di legge tra parti, e su una sentenza delle Sezioni Unite della Suprema Corte del 1/07/97, n. 5895.-
Ai nostri fini, questo assunto potrebbe portare l’interprete ad ipotizzare l’intrasmissibilità agli eredi del diritto di prelazione, proprio perché il patto in questione esprimerebbe i suoi effetti solo tra le parti.-
Ma, un’indagine più approfondita rivela che l’affermato carattere obbligatorio del patto in esame si riverbera su un aspetto diverso della questione, sul caso dell’inadempimento. Cioè, qualora il promittente ceda il bene ad un terzo e non al prelazionario, quest’ult...

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