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Provvigioni al mediatore anche se l'affare si chiude a un prezzo diverso da quello dell'offerta.-
Provvigione al mediatore anche se l'affare si chiude a un prezzo diverso da quello dell'offerta
 
 
 
Nella compravendita della casa non rileva che i contraenti si conoscessero già prima della trattativa: conta, invece, che a metterli in contatto sia stato il latore della proposta e che l'opera dell'intermediario non sia stata rifiutata.-
(sent. della Cassazione, Sezione terza, n. 5339/09; depositata il 5 marzo 2009)

Non è sufficiente che l'affare si concluda a un prezzo diverso da quello formalizzato nell'offerta del mediatore per escludere il diritto alla provvigione dell'intermediario. I contraenti dovranno mettere mani al portafogli anche se si conoscevano personalmente già prima che prendesse il via la trattativa sulla compravendita della casa. È quanto emerge dalla sentenza 5339/09, emessa dalla terza sezione civile della Cassazione (e qui leggibile come documento correlato).-
Elementi insufficienti. Accolto, contro le conclusioni del pm, il ricorso dei mediatori. I fatti: il futuro compratore sa che l'appartamento è sul mercato, in passato ha avuto rapporti con la famiglia del venditore ma non gli si rivolge direttamente, preferendo affidarsi agli intermediari. Ricevuta l'offerta, il proprietario rilancia sul prezzo: la compravendita, infatti, sarà conclusa per un importo diverso. Tanto basta al giudice d'appello per escludere il nesso causale tra la stipula del contratto e l'intervento dei mediatori. Troppo poco (Cassazione 9884/08, nell'arretrato del 22 aprile 2008). Intervento decisivo. Serve un dato oggettivo - spiegano gli "ermellini" - per negare che...

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