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LEX CONSULT - STUDIO D' ARAGONA LEGALI ASSOCIATI 2019 - 2022

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    Nº 510
    Data 09/02/2017
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    Compravendita immobiliare, senza il certificato di abitabilità si può sciogliere il contratto.
    Per la Corte di Cassazione (Sentenza n. 2294/2017), senza il certificato il bene è incommerciabile.- Gli Ermellini hanno chiarito che, in mancanza del rilascio del certificato, l’acquirente, entro il termine di dieci anni dalla stipula del contratto, può rivolgersi al Tribunale per richiedere sia lo scioglimento del contratto, con l’eventuale annullamento dell’atto notarile e la restituzione dei soldi versati, sia il risarcimento del danno, per il quale l’acquirente deve dimostrare, tuttavia, i danni subiti nell’aver intrapreso un investimento sbagliato, con perdita di altre occasioni. Nel caso in cui sia stato firmato solamente il contratto preliminare (‘compromesso’) e non l’atto definitivo di trasferimento della proprietà la mancanza di agibilità è sufficiente per poter recedere dalla promessa di acquisto. La Suprema Corte ha precisato a questo riguardo che la mancata consegna dei certificati di abitabilità o agibilità e conformità alla concessione edilizia giustifica la risoluzione del contratto preliminare di compravendita “per inadempimento di non scarsa importanza imputabile al promittente venditore, avendo l’acquirente interesse ad ottenere la proprietà di un immobile idoneo ad assolvere la funzione economico sociale e a soddisfare i bisogni che inducono all’acquisto, e cioè la fruibilità e la commerciabilità del bene,
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    Nº 6160
    Data 28/12/2023
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    POSIZIONAMENTO CANNA FUMARIA E REALIZZAZIONE DI ALTRE OPERE MURARIE IN CONDOMINIO: QUANDO SI REALIZZA LA MOLESTIA AL POSSESSO ALTRUI?
    È necessario che il condomino dimostri la contrazione del proprio possesso precedentemente esercitato sul bene comune.
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    Nº 630
    Data 17/05/2018
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    GUIDA FISCALE ALLA LOCAZIONE DELLA CASA
    Il presente documento contiene una guida fiscale sui contratti di locazione che rappresenta tutte le variabili dal punto di vista fiscale dipendenti dal tipo di contratto stipulato.- Si illustrano anche le modalità di registrazione di tali contratti nonchè le relative sanzioni previste in caso di omissione.-
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    Nº 500
    Data 24/01/2017
    Downloads: 108
    MODULO - SCRITTURA INTEGRATIVA DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE -
    Quando va utilizzato? Qualora le parti, in seguito alla stipula di un contratto di locazione, abbiano necessità di integrarne il contenuto prevedendo la detenzione dell'immobile da parte del conduttore al solo fine di eseguire lavori di ristrutturazione, con accollo di spese ed esonero di responsabilità del locatore.-
    € 500,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 638
    Data 24/05/2018
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    ESCLUSA LA RESPONSABILITÀ DEL MEDIATORE PER GLI ABUSI LADDOVE VENDITORE DICHIARI CHE L'IMMOBILE È ANTE 67
    Nella sentenza il Tribunale di Roma decidendo la causa instaurata da un acquirente nei confronti di un' agenzia immobiliare per pretesa responsabilità professionale, poiché l' immobile era risultato affetto da abusi, ha escluso la responsabilità dell' agenzia in quanto negli atti di acquisto precedenti, gli immobili risultavano essere realizzati ante 67 e "l indagine appariva estremamente complessa risalendo gli abusi a oltre 40 anni orsono ed essendo lo stato dei luoghi conforme a quanto risultante dai titoli".-
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    Nº 513
    Data 22/02/2017
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    QUESITO N. 736 - Villette a schiera: Le mura perimetrali a sbalzo, ovvero la parete laterale delle villette più avanzate, deve essere considerata comunque in comunione?
    La risposta è senz’altro affermativa in quanto...parere integrale...cliccando su download
    € 50,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 634
    Data 21/05/2018
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    LA NULLITA' DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE NON REGISTRATO
    A. GALIA, La nullità del contratto di locazione non registrato, in Dir. civ. cont., 17 febbraio 2017: Il presente documento contiene una rassegna giurisprudenziale/dottrinale sul delicato tema della registrazione del contratto di locazione
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    Nº 520
    Data 09/03/2017
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    Notaio va sospeso se non rispetta la terzietà sull'atto da rogare Cassazione Civile, sez. II, sentenza 20/12/2016 n° 26369
    Oggetto: responsabilità del notaio
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    Nº 6165
    Data 28/12/2023
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    L’ACQUISTO DI UNA CASA DALL’IMPRESA COSTRUTTRICE SPIEGATO DAL NOTAIO
    Comprare casa dal costruttore può avere dei vantaggi ma presuppone anche dei rischi specifici.
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    Nº 511
    Data 15/02/2017
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    Quesito n. 735 - Se la revisione delle tabelle millesimali, in conseguenza della realizzazione da parte di un condomino di un solaio ammezzato, necessita dell'unanimità o della maggioranza?
    Basta la maggioranza qualificata a condizione che... parere integrale... cliccando su download...
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    Nº 540
    Data 23/06/2017
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    MODELLO SCRITTURA PRIVATA VENDITA FONDO RUSTICO
    Quando va utilizzato? Modulo da utilizzare quando le parti non intendono stipulare l'atto pubblico bensì scrittura privata... da non confondere con il preliminare di vendita
    € 100,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 6161
    Data 28/12/2023
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    L'INQUILINO PUÒ CHIEDERE I DANNI PER INFILTRAZIONI D'ACQUA
    Il conduttore può agire in proprio contro le molestie di terzi che non pretendono di avere diritti sul bene locato. Il condominio deve dimostrare il caso fortuito.
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    Nº 774
    Data 12/10/2018
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    SENTENZA VITTORIOSA - STUDIO D'ARAGONA LEGALI ASSOCIATI - IN MATERIA DI INTERMEDIAZIONE IMMOBILIARE - RICONOSCIUTO DIRITTO ALLE PROVVIGIONI IN CASO DI COMPRAVENDITA CONCLUSA A DISTANZA DI UN ANNO DALLA VISITA ED A CONDIZIONI ECONOMICHE DIFFERENTI
    Pronuncia di rilevante importanza in materia di intermediazione immobiliare con la quale sono stati attuati pienamente i più importanti principi imperanti in materia.- In particolare è stato riconosciuto il diritto provvigionale dell’agenzia immobiliare che ha messo in relazione gli acquirenti con l’affare, anche se quest’ultimo è stato concluso a distanza di 1 anno rispetto alla visita e nonostante che il prezzo dichiarato dalle parti in atto pubblico fosse di gran lunga inferiore (circa 200.000,00 € in meno) rispetto al prezzo indicato in incarico dai venditori.- Ed invero il Giudice adito ha espressamente precisato che ai fini del riconoscimento del diritto alle provvigioni, non costituiscono deterrenti il decorso del tempo e la conclusione dell’affare a condizioni diverse rispetto a quelle di incarico, dovendosi riporre l’attenzione esclusivamente sull’attività svolta dal mediatore e sul carattere determinante della stessa nel rapporto di causalità tra messa in relazione e conclusione dell’affare.- Il precedente giurisprudenziale in esame assume peculiare rilievo anche avuto riguardo al principio giuridico applicato nella determinazione del quantum delle provvigioni dovute, posto che il Giudice – accogliendo la tesi difensiva offerta dallo studio d’Aragona – ha ritenuto simulato il prezzo di vendita indicato nell’atto pubblico, ritenendo pertanto di dover calcolare la percentuale provvigionale dovuta sul maggior importo indicato nell’incarico di vendita.-
    € 300,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 654
    Data 29/06/2018
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    CONDOMINIO: LE CREPE NELLA FACCIATA COSTITUISCONO GRAVI VIZI DELL'OPERA
    Per la Cassazione è legittima l'azione di risarcimento per gravi difetti dell'immobile anche se riguardano elementi secondari ed accessori come le crepe nell'intonaco della facciata
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    Nº 6162
    Data 28/12/2023
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    NESSUN FAVOREGGIAMENTO PER CHI LOCA L'IMMOBILE OVE SI ESERCITA LA PROSTITUZIONE
    Non risponde di favoreggiamento della prostituzione il proprietario che, pur concedendo in locazione l'immobile, non abbia agevolato l'attività di meretricio
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    Nº 516
    Data 02/03/2017
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    MODULO INTESTAZIONE ASSEGNI - DELEGAZIONE DI PAGAMENTO
    Quando va utilizzato? Il modulo serve per autorizzare l'acquirente a pagare parte del corrispettivo direttamente nelle mani di un creditore di un venditore ( precedente acquirente, amministratore, ecc.), in modo che con lo stesso pagamento corrisponde il prezzo di vendita ed estingue il debito che aveva il debitore liberandosi da qualsiasi rischio di rivalsa sull'immobile che acquista.-
    € 100,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 517
    Data 03/03/2017
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    N. QUESITO 731 in caso di acquisto da un costruttore, gli interessi di preammortamento sono a carico dell’acquirente o del venditore?
    La risposta è negativa, anche se nella prassi accade spesso il contrario, in quanto… parere integrale... cliccando su... dowloand... ...
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    Nº 635
    Data 24/05/2018
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    LA PROPOSTA È NULLA SE IL COSTRUTTORE NON RILASCIA FIDEIUSSIONE AL MOMENTO DELL'ACCETTAZIONE
    Il Tribunale di La Spezia - Sentenza del 9 07 2016 - ha stabilito che qualora all'atto dell'accettazione della proposta il costruttore non rilascia la polizza fideiussoria il contratto è nullo e tale nullità non può essere sanata dal rilascio successivo.
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    Nº 6142
    Data 19/12/2023
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    SUPERBONUS E CANTIERE SOSPESO, COSA PUÒ FARE IL CONDOMINIO?
    Per il tribunale di Pavia, può domandare l'esatto adempimento o in alternativa la risoluzione del contratto
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    Nº 537
    Data 26/05/2017
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    MODULO DELEGAZIONE PAGAMENTO
    Quando va utilizzato? Il presente modulo va utilizzato quando si vuole delegare l'acquirente a corrispondere delle somme dovute dal venditore a terzi, con l'intesa che tali pagamenti verranno sottratti dalle somme ancora dovute.
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    Nº 6167
    Data 28/12/2023
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    PRIMA CASA: TERMINE PER TRASFERIMENTO RESIDENZA PERENTORIO
    La Cassazione ricorda che ai fini delle agevolazioni prima casa, il termine per trasferire la residenza è perentorio e non sollecitatorio
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    Nº 519
    Data 07/03/2017
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    modulo Incarico di mediazione per finalità turistiche
    Quando va utilizzato? Quando viene conferito incarico di mediazione per finalità turistiche
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    Nº 6143
    Data 19/12/2023
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    DANNI DA INFILTRAZIONI PER VIZI DI COSTRUZIONE: IL CONDOMINIO È RESPONSABILE?
    La responsabilità oggettiva di cui all'art. 2051 cod. civ. pone a carico del custode condominio di un bene comune l'obbligo di eseguire la manutenzione e di attivarsi per prevenire sinistri.
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    Nº 5811
    Data 14/12/2022
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    IL MEDIATORE È LEGITTIMATO A DIMOSTRARE DI AVER INFORMATO LE PARTI MEDIANTE LA TESTIMONIANZA DEI SUOI COLLABORATORI, LA CUI ATTENDIBILITÀ NON PUÒ ESSERE ESCLUSA SOLO IN VIRTÙ DEL RAPPORTO DI COLLABORAZIONE. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D’ARAGONA NOVEMBRE 22
    Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. GIOVANNA CARBONE, in materia di intermediazione immobiliare, innanzi alla CORTE DI APPELLO DI SALERNO I SEZIONE CIVILE La Corte di Appello – Prima Sezione Civile – Dott.ssa Ornella crespi PRINCIPIO: Il mediatore è legittimato a dimostrare di aver informato le parti mediante la testimonianza dei suoi collaboratori, che non possono essere ritenuti inattendibili solo in virtù del rapporto di collaborazione. ‘Ciò premesso intorno alla rilevanza e ammissibilità della prova testimoniale assunta, i testimoni ascoltati sono risultati tra loro concordi nel riferire che in occasione dei diversi incontri avutisi durante la trattativa contrattuale ilS********* – incontri ai quali i testi hanno dichiarato di aver partecipato direttamente - era stato messo a conoscenza dal personale dell’agenzia immobiliare non solo delle caratteristiche catastali e urbanistiche del locale visitato, ma anche della natura giuridica del diritto da alienare tramite la consegna della concessione edilizia e della convenzione urbanistica stipulata tra Comune di C**** e società cooperativa (cfr. verbale di udienza del 25\1\2017 per la testimonianza di S A, L A e F P). D’altra parte la mera deduzione della inattendibilità dei testi escussi, in ragione del solo rapporto di parentela\affinità ovvero del rapporto di lavoro – i testi A e L sono rispettivamente il figlio e la nuora della S, mentre il teste P era dipendente della Agenzia immobiliare appellata – senza alcun elemento ulteriore, non consentono di porre in dubbio le loro dichiarazioni, tra loro precise e concordanti. In base a quanto ricostruito, si può concludere che nessun inadempimento dell’obbligo di corretta informazione ex art. 1759 c.c. possa essere addebitato alla società mediatrice.‘ PRINCIPIO: E’ ammissibile la prova testimoniale ove sia diretta a dimostrare non il contenuto del contratto preliminare ma lo svolgimento dell’attività informativa che ha preceduto la stipula: ‘In via preliminare, giova sottolineare che i capi di prova articolati da parte convenuta, odierna appellata, nelle note istruttorie depositate (in particolare dalla società T*****, cfr. nota istruttoria acquisita al fascicolo di parte) non vertevano sulla circostanza della conclusione del preliminare e non investivano come thema probandum l’oggetto del contratto, quindi il bene da trasferire alla stipula del definitivo. Essi, di contro, riguardavano le ammissibili circostanze di fatto relative all’esatta osservanza da parte del mediatore tipico dell’obbligo di corretta informazione nei confronti del S******** per tutta la durata delle trattative contrattuali. Inoltre, le prove erano rilevanti, vista l’esigenza di accertare l’effettiva osservanza dell’obbligo di corretta informazione delle circostanze, “relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possano influire sulla conclusione di esso”, circostanza ex se non desumibile dalle prove documentali acquisite al giudizio’. PRINCIPIO: i vincoli di inalienabilità previsti nelle convenzioni relative ai programmi di edilizia agevolata, quando superano i limiti legali, vincolano solo l’ente sottoscrittore della convenzione, ma non i terzi acquirenti dei beni. ‘ Il legislatore nel disciplinare i programmi di edilizia residenziale pubblica agevolata sin dalla l. 231/1962 (poi anche dalla l. 179/1992), ha da sempre previsto un apposito divieto di alienazione della proprietà degli alloggi assegnati, per contrastare qualsiasi finalità speculativa contraria allo spirito della normativa sull’edilizia popolare ex art. 47, comma 2 Cost., prevedendo inizialmente un termine decennale di tale divieto. Peraltro, la violazione di tale divieto, a differenza di quanto prescrive il divieto generale ex art. 1379 c.c. di alienazione, determina la nullità dell’atto di disposizione compiuto. Attualmente, invece, nella l.179/1994 il legislatore circoscrive la durata del divieto di alienazione ai primi cinque anni dall’assegnazione dell’immobile, decorsi i quali si ha la libera cedibilità di tali alloggi. Orbene, l’art. 17 della convenzione in esame, che vieta la cessione della proprietà ai terzi, vede come unico destinatario il concessionario dei lotti edificati, che andrà incontro in caso di inosservanza del divieto, alla sanzione prevista dall’art. 19 della convenzione, ossia la decadenza dalla concessione per la parte oggetto di contestazione, con acquisizione del terreno e delle opere realizzate su esso alla disponibilità del Comune. In altri termini, la sanzione invocata da parte appellante a fondamento della tesi dell’indisponibilità del bene promesso in preliminare, ossia la decadenza dalla concessione non può che riguardare la sola società cooperativa stessa assegnataria dell’area, che cedendo la proprietà superficiaria degli immobili realizzati a soggetti diversi dai propri soci assegnatari, muniti dei requisiti per accedere ad alloggi di edilizia pubblica agevolata, tradisce la propria finalità mutualistica. Chiarita la portata soggettiva della disposizione contenuta nella convenzione, è evidente che nei limiti della norma imperativa contenuta prima alla l. 231/1962, poi alla l. 179/1992, l’assegnatario dell’alloggio possa validamente disporre del diritto di proprietà o del diritto di superficie lui assegnato, così come nel caso di specie ha correttamente fatto la S****. Ritenere che una disposizione pattizia, quale l’art. 17 della convenzione possa limitare la libertà di disporre di un diritto reale non solo dei soci assegnatari degli immobili realizzati dalla cooperativa, ma anche dei terzi subacquirenti, come la S**** nel caso di specie, si pone in contrasto con il principio di ordine pubblico sancito all’art. 1379 c.c., che ammette sì limitazioni al potere di disporre dei consociati, ma solo entro determinati limiti temporali “convenienti e rispondenti ad un apprezzabile interesse di una delle due parti”, con la conseguenza che in caso di violazione di tale divieto pattizio la parte inadempiente è obbligata soltanto a rifondere i danni all’altro contraente. PRINCIPIO: una volta formulata la domanda di risarcimento del danno, non può essere modificata in richiesta del doppio della caparra. ‘Invero, a norma dell’art. 1385, secondo comma, cc <se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra; se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra>. Tuttavia, è sempre lasciata la facoltà alla parte adempiente di scegliere di chiedere l’esecuzione o la risoluzione del contratto, con risarcimento del danno secondo le regole generali (art. 1385, terzo comma cc). In altri termini, la caparra confirmatoria ex art. 1385 c.c. ha la funzione di liquidare convenzionalmente il danno da inadempimento in favore della parte non inadempiente che intenda esercitare il potere di recesso conferitole "ex lege", sicché, ove ciò avvenga, essa è legittimata a ritenere la caparra ricevuta ovvero ad esigere il doppio di quella versata; qualora, invece, detta parte preferisca agire per la risoluzione ovvero l'esecuzione del contratto, il diritto al risarcimento del danno va provato nell'"an" e nel "quantum" (cfr. Cass., Ordinanza n. 20532 del 29/09/2020). Trattasi, infatti, di due istituti ontologicamente distinti, anche se partono dallo stesso presupposto: l’inadempimento colpevole e di non scarsa importanza. Come è noto, in tema di contratti cui acceda la consegna di una somma di denaro a titolo di caparra confirmatoria, qualora il contraente non inadempiente abbia agito per la risoluzione (giudiziale o di diritto) ed il risarcimento del danno, costituisce domanda nuova, inammissibile in appello, quella volta ad ottenere la declaratoria dell'intervenuto recesso con ritenzione della caparra (o pagamento del doppio), avuto riguardo - oltre che alla disomogeneità esistente tra la domanda di risoluzione giudiziale e quella di recesso ed all'irrinunciabilità dell'effetto conseguente alla risoluzione di diritto - all'incompatibilità strutturale e funzionale tra la ritenzione della caparra e la domanda di risarcimento: la funzione della caparra, consistendo in una liquidazione anticipata e convenzionale del danno volta ad evitare l'instaurazione di un giudizio contenzioso, risulterebbe infatti frustrata se alla parte che abbia preferito affrontare gli oneri connessi all'azione risarcitoria per ottenere un ristoro patrimoniale più cospicuo fosse consentito - in contrasto con il principio costituzionale del giusto processo, che vieta qualsiasi forma di abuso processuale - di modificare la propria strategia difensiva, quando i risultati non corrispondano alle sue aspettative (cfr. Cass., Ordinanza n. 21971 del 12/10/2020)’.
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    Nº 506
    Data 03/02/2017
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    Scrittura privata di prenotazione di edilizia cooperativa
    Quando va utilizzata? Contratto preliminare per prenotazione di immobili di cooperativa aggiornato alle ultime novità legali e giurisprudenziali.
    € 300,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 615
    Data 28/03/2018
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    SE IL PREZZO SUL ROGITO È PIÙ BASSO DEL COMPROMESSO CHE RISCHIO?
    Nel caso di vendita immobiliare, cosa si rischia nei confronti del fisco quando il prezzo di acquisto riportato sul contratto preliminare è più alto di quello indicato invece nel contratto definitivo? Immagina di voler acquistare una casa e di accordarti con il venditore per un prezzo. Firmate così il preliminare di vendita, il cosiddetto compromesso, e vi accordate in quella sede per la data di firma del rogito davanti al notaio: si tratta di qualche mese dopo, giusto il tempo per il venditore di trasferire i suoi mobili e per te di ottenere materialmente il mutuo dalla banca. Succede però che
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    Nº 508
    Data 06/02/2017
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    QUESITO N. 739: SE L'ACQUIRENTE VIENE IMMESSO NEL POSSESSO ANTICIPATO DEL BENE PER L'EFFETTUAZIONE DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE, SU CHI RICADONO LE CONSEGUENZE IN CASO DI EVENTUALI ABUSI?
    Il tema dell’abuso edilizio necessita di una disamina sotto diversi profili... parere integrale... cliccando su download...
    € 100,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 507
    Data 03/02/2017
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    Scrittura privata di prenotazione di edilizia cooperativa
    Quando va utilizzata? Contratto preliminare per prenotazione di immobili di cooperativa aggiornato alle ultime novità legali e giurisprudenziali.
    € 300,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 518
    Data 03/03/2017
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    MODULO DI CONTRATTO PRELIMINARE PER LA VENDITA DI BENI IMMOBILI..-
    Quando va utilizzato? E' un nuovo modulo di contratto preliminare per la vendita di beni immobili, versione aggiornata Marzo 2017.-
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    Nº 541
    Data 26/06/2017
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    MODELLO CONTRATTO AFFITTO RAMO D'AZIENDA
    Quando va utilizzato? Il presente modulo va utilizzato in casa di affitto di ramo d'azienda
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    Nº 509
    Data 08/02/2017
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    Obbligazioni condominiali non soggiacciono alla solidarietà.
    La regola della solidarietà vale anche per le obbligazioni condominiali? A questa domanda risponde la Corte di Cassazione, sez. II civile, con la sentenza 9 gennaio 2017, n. 199. La pronuncia in commento fornisce alla S.C. l’occasione per ribadire quanto precedentemente statuito dalle Sezioni Unite con la sentenza 9148 dell’8 aprile 2008, sulla natura delle obbligazioni contratte da un condominio con un appaltatore prima dell’entrata in vigore del meccanismo di garanzia di cui all’art. 63 disp. att. c.c. comma 2, introdotto dalla Legge 11 dicembre 2012, n. 220.
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    Nº 6141
    Data 19/12/2023
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    I CONDOMINI POSSONO CHIEDERE ALL'AMMINISTRATORE LA DOCUMENTAZIONE CONDOMINIALE
    Quale è la documentazione che può essere richiesta? Quando può essere richiesta? I chiarimenti in una sentenza del Gdp di Torre Annunziata
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    Nº 632
    Data 21/05/2018
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    GUIDA FISCALE LOCAZIONI BREVI: LE NUOVE REGOLE PER GLI INTERMEDIARI
    Il presente documento contiene la disciplina fiscale che riguarda le locazioni brevi. Inoltre è spiegato il vademecum per gli intermediari che nell'ambito della loro attività si trovano a mediare delle locazioni di questo tipo.
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    Nº 637
    Data 24/05/2018
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    SUSSISTENZA E MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA PRELAZIONE AGRARIA - TRATTATO SULLA PRELAZIONE AGRARIA CHE CHIARISCE LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE
    Trattato utile per individuare i casi in cui scatta la prelazione, i soggetti che ne hanno diritto, i presupposti affinché sorga il diritto, e in particolare: la coltivazione del fondo nel biennio precedente, la mancata alienazione di fondi nel biennio precedente, la contiguità, la pluralità di confinanti
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    Nº 620
    Data 13/04/2018
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    La Provvigione è dovuta anche se l’affare è concluso da persone diverse?
    A norma dell'art. 1755 cod. civ., il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l'affare è concluso per effetto del suo intervento. Nel caso in cui l'affare sia concluso tra parti diverse da quelle cui è stato proposto, è ugualmente dovuta la provvigione in favore del mediatore? A questa domanda risponde la Corte di Cassazione, Sezione Seconda Civile, con la sentenza 16 marzo 2018, n. 6552.
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    Nº 502
    Data 30/01/2017
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    QUESITO N. 730: SE E' POSSIBILE SUBLOCARE UN IMMOBILE A CANONE CONCORDATO? (E DISCIPLINA GENERALE DELLE SUBLOCAZIONI)
    La risposta è affermativa, in quanto....parere integrale disponibile... cliccando su download ...
    € 100,00Gratuito per i convenzionati
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    Nº 6164
    Data 28/12/2023
    Downloads: 5
    SE C’È USUFRUTTO, IL NUDO PROPRIETARIO PUÒ FIRMARE L’AFFITTO?
    Anche se sulla casa vi è l’usufrutto di un’altra persona, il nudo proprietario è legittimato a concludere il contratto di locazione dell’immobile e ad esigere il pagamento dei canoni.
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    Nº 6163
    Data 28/12/2023
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    INFILTRAZIONI IN UN'UNITÀ IMMOBILIARE LOCATA AD USO COMMERCIALE: RISARCIMENTO DANNI ED INDENNITÀ DA PERDITA AVVIAMENTO
    I problemi di umidità ed infiltrazioni integrano i “gravi motivi” legittimanti il recesso del conduttore, tuttavia il grave inadempimento del locatore agli obblighi contrattuali va provato.
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    Nº 629
    Data 16/05/2018
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    ACCORDO TERRITORIALE PER IL COMUNE DI NAPOLI
    Il presente documento contiene l'accordo territoriale attualmente in vigore per le locazioni a canone concordato stipulate per immobili siti nel comune di Napoli. Ai fini dell'attestazione di conformità da parte di una delle associazioni firmatarie dell'accordo, sarà necessario rispettare i parametri ivi fissati.
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