LEX CONSULT - STUDIO D' ARAGONA LEGALI ASSOCIATI 2024
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Nº 6383Data 09/10/2024Downloads: 0
Il mediatore in caso di violazione dell’esclusiva ha diritto al risarcimento dei danni anche se non aveva ricevuto incarico da tutti i proprietari. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA - LEGALI ASSOCIATI luglio 2024.
Nel caso di specie il giudice di appello, capovolgendo la decisione di primo grado, ha condiviso il principio secondo il quale ai fini della validità dell’incarico di mediazione non occorre che sia conferito da tutti i proprietari e gli incaricanti devono essere condannati a risarcire i danni all’agenzia, da quantificarsi nella misura delle intere provvigioni, se in violazione della esclusiva, l’immobile venga venduto a terzi durante il periodo di incarico. Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. Serena Leo, innanzi alla Corte d’Appello di Napoli, Seconda Sezione Civile, nel luglio 2024 - Nel caso si specie, la Corte di Appello di Napoli, sovvertendo la decisione del Tribunale, ha confermato, infatti, che “Ad avviso del Collegio, è fondata la domanda di condanna delle odierne appellate alla corresponsione di una somma di danaro, a titolo di risarcimento del danno da responsabilità contrattuale, ai sensi dell’art. 1218 cc.. Invero, dalla lettura del contratto di mandato sottoscritto dalle parti non emerge in maniera chiara ed incontrovertibile la volontà comune, di porre la prestazione del consenso di M. A., come condizione sospensiva di efficacia del contratto stesso. Infatti, è evidente che la circostanza per cui anche M. A., oltre a M. N. ed a M. G., fosse comproprietaria dell’appartamento in oggetto, sia stata annotata ai soli fini informativi. La stipula con un’agenzia immobiliare di un contratto di mandato non è un atto di disposizione (diversamente dalla vendita) del diritto in comproprietà sul bene. Quindi, ai fini del perfezionamento del contratto di mandato tra le venditrici (odierne appellate) e l’agenzia immobiliare (odierna appellante), non era in alcun modo necessaria la prestazione del consenso di M. A. il Giudice sancisce ancora che "Come già illustrato, durante il periodo di vigenza del contratto M. N. e M. G. hanno venduto in autonomia a T. C. l’unità immobiliare di cui erano comproprietarie, e per la cui vendita avevano dato incarico all’agenzia “Studio t.”. Tutto ciò comporta, ai sensi dell’art. 1724 cc., la revoca tacita del mandato. A seguito della stipula con T. C., in data 25 Luglio 2017, del contratto preliminare di vendita dell’appartamento (il contratto definitivo è stato rogato dal notaio C. in data 29 Novembre 2017), le venditrici hanno de facto compiuto l’affare, determinando la revoca tacita, ex art. 1724 cc., del contratto di mandato con l’agenzia immobiliare. Secondo quanto previsto dall’art. 1725 co.1 cc., la revoca del mandato oneroso, conferito per un tempo determinato o per un determinato affare (revoca tacita nella fattispecie concreta), obbliga il mandante al risarcimento dei danni, se intervenuta prima della scadenza del termine o del compimento dell’affare, salvo che ricorra una giusta causa (nel caso di specie, appunto, la revoca è intervenuta prima della scadenza del termine). In mancanza di una giusta causa, ed avendo in autonomia compiuto l’affare, M. N. e M. G. hanno operato la tacita revoca del contratto di mandato sottoscritto con l’agenzia immobiliare “Studio T.”; pertanto, esse sono obbligate al risarcimento dei danni. Per quel che concerne la quantificazione dei danni, la ditta appellante fa riferimento alla misura delle provvigioni che la stessa avrebbe percepito, qualora non fosse stata interdetta nella conduzione dell’attività di intermediazione. Dunque, “Studio T:” chiede la condanna delle appellate al pagamento, in suo favore, a titolo di risarcimento danni, della somma di euro 7.400,00 oltre IVA, interessi legali e rivalutazione. L’importo di euro 7.400,00 oltre IVA, interessi legali e rivalutazione, è stato determinato dall’appellante Studio T., tenendo in debita considerazione la circostanza per cui, in caso di conclusione dell’affare, l’agenzia immobiliare gestita dalla società odierna appellante avrebbe percepito dalle Sigg.re M. N. e M. G. la somma di euro 4.400,00 (Euro quattromilaquattrocento/00) oltre IVA, a titolo di provvigione (pag. 31 15 dell’atto di appello)”.-download riservato - non acquistabile -
Nº 6382Data 02/10/2024Downloads: 22
DIFFIDA DEL PROMITTENTE VENDITORE IN CONFRONTO AL PROPONENTE ACQUIRENTE AL PAGAMENTO DELLA CAPARRA NON CORRISPOSTA AL MOMENTO DELLA FORMULAZIONE DELLA PROPOSTA DI ACQUISTO, NONOSTANTE SIA STATA ACCETTATA.
IL MODULO DEVE ESSERE UTILIZZATO QUANDO SIA STATA RITIRATA UNA PROPOSTA DI ACQUISTO CHE PREVEDE IL PAGAMENTO DELLA CAPARRA DOPO L'ACCETTAZIONE E LA STESSA NON SIA STATA VERSATA NONOSTANTE L'ACCETTAZIONE DELLA PROPOSTA E L'AVVENUTA COMUNICAZIONE DELLA STESSA E NONOSTANTE SIA DECORSO IL TERMINE PREVISTO NEL CONTRATTO.€ 99,00Gratuito per i convenzionati -
Nº 6379Data 01/10/2024Downloads: 4
Locazione: chi è legittimato passivo per il recupero degli oneri condominiali non versati?
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Nº 6381Data 01/10/2024Downloads: 4
L'assemblea non può negare un posto auto nel cortile comune al condomino con un'unità immobiliare derivata dal frazionamento di un appartamento.
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Nº 6380Data 01/10/2024Downloads: 4
Infiltrazioni, immobile inagibile e diritto del danneggiato alle spese per l'alloggio in albergo.
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Nº 6377Data 19/09/2024Downloads: 3
Locazione commerciale: è legittimo chiedere il pagamento dei canoni dopo molto tempo?
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Nº 6378Data 19/09/2024Downloads: 4
Studio professionale in appartamento: uso promiscuo, regolamento di condominio ed imposte.
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Nº 6375Data 19/09/2024Downloads: 4
Infiltrazioni dalle parti comuni: il mancato godimento dell'abitazione è causa di risarcimento.
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Nº 6374Data 19/09/2024Downloads: 3
Infiltrazioni nell'immobile di proprietà di un condomino derivanti dalla rottura della rete fognaria condominiale.
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Nº 6371Data 19/09/2024Downloads: 2
Locazione di fatto parziale di immobile e eccezione di inadempimento del conduttore.
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Nº 6372Data 19/09/2024Downloads: 3
Delibera che autorizza un singolo condomino all'installazione di un montascale: e se altro condomino vuole invece installare un ascensore interno?
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Nº 6373Data 19/09/2024Downloads: 4
Clausole del regolamento che impediscono la casa vacanza nel caseggiato: non sempre sono opponibili ai condomini.
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Nº 6376Data 19/09/2024Downloads: 4
Il mutamento di destinazione d'uso del bene comune non si piega all'interesse individuale.
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Nº 6369Data 17/09/2024Downloads: 3
Condominio: la tabella delle maggioranze.
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Nº 6368Data 17/09/2024Downloads: 2
Consentito l'uso del bene comune ma solo nei limiti di legge.
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Nº 6367Data 17/09/2024Downloads: 11
Superbonus, vendita di immobile riqualificato con il Superbonus e plusvalenza: due casi particolari.
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Nº 6370Data 17/09/2024Downloads: 12
MODULO - OFFERTA PRELAZIONE (DENUNTIATIO EX ART 732 C.C.) DEL COEREDE CHE INTENDE VENDERE LA QUOTA DI UN BENE CHE HA RICEVUTO IN SUCCESSIONE EREDITARIA AGLI ALTRI COEREDI.
QUANDO DEVE ESSERE UTILIZZATO? IL COEREDE CHE INTENDE VENDERE LA QUOTA EREDITARIA DI UN BENE CHE HA RICEVUTO IN SUCCESSIONE LEGITTIMA E' TENUTO PRELIMINARMENTE AD OFFRIRE L'ACQUISTO DELLA QUOTA AGLI ALTRI COEREDI COMPROPRIETARI DELLO STESSO BENE EX ART. 732. IN MANCANZA I COEREDI CHE NON HANNO RICEVUTO L'OFFERTA IN PRELAZIONE POTRANNO OTTENERE LA QUOTA CON AZIONE GIUDIZIARIA DI RISCATTO MEDIANTE LA QUALE SI SOSTITUIRANNO AL TERZO ACQUIRENTE.€ 99,00Gratuito per i convenzionati -
Nº 6366Data 16/09/2024Downloads: 2
IL CONDUTTORE CHE A SEGUITO DI AZIONE DI RISCATTO ABBIA OTTENUTO CON SENTENZA LA PROPRIETÀ DELL’IMMOBILE PER MANCATA CONCESSIONE DEL DIRITTO DI PRELAZIONE DIVENTA PROPRIETARIO ANCHE SE NON PAGA IL PREZZO SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA - LEGALI ASSOCIATI MAGGIO 2024.
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. Francesco Brescia, innanzi alla Corte d’Appello di Napoli, Seconda Sezione Civile, nel maggio 2024 - Nel caso di specie, è stato confermato, infatti, che "dal mancato pagamento del prezzo nel termine previsto dalla legge da parte del conduttore di immobile urbano destinato ad uso non abitativo, deriva il diritto del retrattato all’adempimento coattivo e al risarcimento del danno, ai sensi dell’articolo 1224 c.c., senza possibilità di incidere sugli effetti del riscatto e, quindi, senza che sia possibile chiedere ( ex art. 1453 c.c.) la risoluzione del contratto, rimedio non esperibile per le obbligazioni ex lege, qual è quella di pagamento del prezzo in conseguenza dell’esercizio del diritto potestativo spettante al retraente ( cfr. Cass. 14 aprile 1992 n°4535; Cass. 4 settembre 1998, n°8809; Cass. 29 settembre 2005, n° 19132).”download riservato - non acquistabile -
Nº 6363Data 13/09/2024Downloads: 2
Condominio e locazione di parti comuni.
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Nº 6365Data 13/09/2024Downloads: 2
Delibera invalida che introduce una turnazione illecita nell'utilizzo dei posti auto condominiali.
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Nº 6364Data 13/09/2024Downloads: 2
Gravi difetti nelle parti comuni del caseggiato: denuncia tardiva dei vizi e costruttore impunito.
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Nº 6360Data 12/09/2024Downloads: 2
È possibile inviare il verbale di assemblea via email?
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Nº 6361Data 12/09/2024Downloads: 3
APE e compravendita di immobile in condominio: le novità della Direttiva Case Green.
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Nº 6362Data 12/09/2024Downloads: 11
Vendita casa, cosa è obbligatorio lasciare?
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Nº 6358Data 11/09/2024Downloads: 2
Diniego di rinnovo del contratto di locazione ad uso commerciale alla prima scadenza, un caso pratico Locazione commerciale, intimazione di licenza per finita locazione, rito e presupposti, motivi tassativi ex art. 29 Legge n.392/1978.
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Nº 6357Data 11/09/2024Downloads: 2
Il divieto di adibire l'immobile a determinate attività contenuto nel regolamento contrattuale.
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Nº 6356Data 11/09/2024Downloads: 3
Compravendita immobile in condominio: quale sorte per il fondo di riserva lavori straordinari?
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Nº 6359Data 11/09/2024Downloads: 3
Superbonus, vendita di immobile riqualificato con il Superbonus e plusvalenza: due casi particolari. Dal 1 gennaio 2024 la vendita dell'immobile ristrutturato col Superbonus genera plusvalenza.
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Nº 6353Data 10/09/2024Downloads: 2
Non è valida la clausola del regolamento che vieta la detenzione di cani in condominio. Secondo un altro orientamento invece è ancora possibile vietare di detenere cani negli appartamenti.
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Nº 6354Data 10/09/2024Downloads: 2
Quale prova è necessaria per vincere la presunzione di condominialità?
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Nº 6355Data 10/09/2024Downloads: 2
Infiltrazioni per rottura di tubazione dell'appartamento dato in usufrutto: i danni sono a carico dell'usufruttuario.
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Nº 6352Data 03/09/2024Downloads: 5
Il mediatore ha diritto alle provvigioni anche se non ha ricevuto alcun incarico formale. Il giudice, infatti, ha confermato che le parti sono tenute a pagare le provvigioni laddove si siano avvalse del mediatore consapevolmente per essere messe in relazione con l'altra parte e con l'affare, risultando del tutto indifferente che non abbiano mai conferito alcun incarico formale al mediatore SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA - LEGALI ASSOCIATI GIUGNO 2024
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. Francesco Brescia, innanzi al Tribunale di Salerno , II Sezione civile, in persona del giudice monocratico Dr. ANTONIO ANSALONE , nel giugno 2024. Nel caso si specie, il Giudice accogliendo la domando formulata dallo Studio d’aragona - legali associati ha dettato i seguenti principi: "Ai fini della configurabilità del rapporto di mediazione, non è necessaria l’esistenza di un preventivo conferimento di incarico per la ricerca di un acquirente o di un venditore, ma è sufficiente che la parte abbia accettato l’attività del mediatore avvantaggiandosene (Cass. II n. 11656/2018; Cass. II n. 25851/2014). La giurisprudenza tradizionale (Cass. III n. 18514/2009) afferma la natura contrattuale della mediazione. Il rapporto di mediazione sorgerebbe, pertanto, sempre dall’incontro della volontà del mediatore con quella degli intermediari, indipendentemente da un accordo espresso o tacito delle parti essendo sufficiente un comportamento concludente delle stesse. Nel contratto di mediazione non si richiede la forma scritta, né un esplicito consenso, essendo sufficiente che la parte, anche per facta concludentia, abbia accettato l’attività di interposizione del mediatore o, in altri termini, che le parti si siano avvalse consapevolmente dell’attività del mediatore ai fini della conclusione dell’affare (Cass. Civ. n. 11384/1991). Tale rapporto si fonda sull’espletamento di una precisa prestazione, realizzata dal mediatore, consistente nel rendere possibile, con il suo intervento, l’avvicinamento delle parti interessate alla conclusione dell’affare. La messa in relazione delle parti, per la dottrina, deve essere interpretata estensivamente fino a ricomprendere qualsiasi attività che presenti una efficienza causale rispetto alla conclusione dell'affare tra due o più parti. Per giurisprudenza (Cass. III n. 12527/2010), in applicazione del principio della efficienza causale, per attività di mediazione deve intendersi, non solo il materiale contatto tra il mediatore e l’acquirente, ma anche tutta l’attività che precede e segue la visita dell’immobile e che, tramite il complesso di attività, pone fruttuosamente in contatto l’aspirante acquirente con il venditore (Cass. VI, n. 1915/2015). Il fondamento del diritto alla provvigione, ex art. 1755 c.c., in favore del mediatore è da rinvenirsi nella messa in relazione delle parti, che costituisce l’antecedente indispensabile per pervenire alla conclusione dell’affare. Tale diritto, in tema di mediazione, sorge tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice senza che sia richiesto un nesso causale diretto ed esclusivo tra l’attività del mediatore e la conclusione dell’affare, (ord. 785/2024) essendo sufficiente che il mediatore, anche se non intervenuto in tutte le fasi della trattativa, abbia messo in relazione le stesse, (ord. 11880/2023) in modo tale da realizzare l’antecedente indispensabile per pervenire alla conclusione del contratto, secondo i principi della causalità adeguata (Cass. III n. 25851/2014; Cass. II n. 869/2018; Cass. n. 21559/2018; Cass. n. 11443/2022).download riservato - non acquistabile -
Nº 6347Data 30/08/2024Downloads: 1
Richiesta giudiziale di cessazione dell'attività di affittacamere in un appartamento: non sempre è possibile pretenderla
Non sempre opponibile la clausola del regolamento che limita la destinazione dell'appartamento al conduttore.download riservato - non acquistabile -
Nº 6351Data 30/08/2024Downloads: 4
Proroga del contratto d'affitto all’Agenzia delle Entrate: come funziona
Cosa fare per effettuare correttamente la proroga del contratto d’affitto all’Agenzia delle Entrate, in base al proprio contratto di locazionedownload riservato - non acquistabile -
Nº 6350Data 30/08/2024Downloads: 1
Infiltrazioni all'immobile di proprietà di un condomino derivanti dalla rottura dell'impianto termico condominiale
La corresponsabilità del Condominio e dell'impresa esecutrice degli interventi sull'impianto.download riservato - non acquistabile -
Nº 6349Data 30/08/2024Downloads: 1
Veneziane su balcone di colore diverso
Si può ordinare la rimozione delle tende da sole di colore diverso a seguito del mutamento cromatico che l'edificio ha subito come conseguenza di alcuni lavori?download riservato - non acquistabile -
Nº 6348Data 30/08/2024Downloads: 1
Lastrico solare e cornicione: titolarità, danni e infiltrazioni
Il cornicione in linea generale deve considerarsi parte comune del fabbricato avendo attitudine funzionale al servizio o al godimento collettivo.download riservato - non acquistabile -
Nº 6344Data 26/08/2024Downloads: 2
Proposta irrevocabile locazione: cosa significa?
È importante valutare gli effetti e le conseguenze di una proposta irrevocabile di locazione.download riservato - non acquistabile -
Nº 6345Data 26/08/2024Downloads: 3
Imbiancare la casa in affitto, a chi tocca farlo?
Per evitare problemi occorre distinguere fra l'obbligo a carico del proprietario e l'obbligo a carico dell'inquilinodownload riservato - non acquistabile -
Nº 6343Data 26/08/2024Downloads: 1
Trust in condominio e spese condominiali
Chi è il soggetto obbligato al pagamento delle spese condominiali?download riservato - non acquistabile